martedì 18 marzo 2014

Carcassonne e la Terra dei Catari

Dal blog "Vado, vedo, scatto, scrivo" la terra dei Catari…

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Barbara-Oggero-Carcassonne-Francia-foto
Nelle regione francese della Languedoc-Roussillon, tra clima torrido e vette ricoperte di fitta vegetazione, alla scoperta di castelli e abbazie Catare
Il colpo d’occhio è eccezionale, quando si arriva da sud e una piazzola di sosta ad hoc permette di parcheggiare e restare a bocca aperta un tempo ragionevole davanti alla cittadella fortificata di Carcassonne. Posizionato su un’altura, al centro di una vallata circondata da le Montagne Noir, la cittadella nel sud della Francia ha mura, torri, cupole, merletti e sembra uscita da uno di quei sogni infantili popolati da fate e principesse.
Quando si arriva poi al cospetto, il sogno un po’ svanisce per colpa della ressa di turisti che riempie le vie e le piazze, affolla i ristoranti dov’è servita la tipica Cassoulet, si arrampica sulle mura per trovare la giusta angolazione e portare a casa una foto ricordo.
Neppure la musica degli artisti di strada o l’atmosfera gotica dei suoi edifici e della chiesa attenuano il senso di soffocamento. Ma ciò è il risultato della capacità tutta francese di fare marketing turistico, che trova in Carcassonne uno dei suoi baluardi: spettacoli in costume, con tanto di cavalli, narrano in spettacoli diurni e serali la storia riadattata di questo borgo risalente al VII secolo, lasciato al degrado nel XVII secolo e recuperato infine nel XIX secolo in modo un po’ hollywoodiano.
Al calar della sera il via vai si attenua e la notte è fin piacevole andare alla scoperta di angoli caratteristici che rimandano all’epoca dell’eresia cattolica e immaginiamo le scene di vita legate a Cavalieri e sovrani che resistettero al potere di Roma. Con la loro storia nella testa viaggiamo in moto tra strade polverose immerse in vigneti a perdita d’occhio e – oddio, pensiamo – questo è un angolo di vero Paradiso.
Il sole d’agosto su quelle vie è infernale: anche in corsa non troviamo conforto e vorremmo che qualcuno chiudesse lo sportello di un forno sempre acceso. Nei paesi che incontriamo, sostiamo per visitare rovine di castelli e abbazie, camminando e scalando, contemplando e rifiatando. Godiamo di tanta meraviglia e non ne siamo mai appagati. Da Albi a Lastour, da Alet les Bains a Narbonne ogni luogo ha fascino e lasciarlo è quasi straziante. C’è il verde scuro della natura montuosa che contrasta con la pietra chiara degli edifici; c’è un’oziosa tranquillità dei pomeriggi stracolmi di canicola; c’è un senso di quiete così palpabile che è impossibile non sentirlo.
Per praticità di chi vuole esplorare questa zona, ho raccolto l’insieme di castelli e abbazie nella guida La Terra dei Catariun’App realizzata da me, in collaborazione di Map2App. Strutturata in sezioni tematiche (tra cui Luoghi, Curiosità e Piatti Tipici), l’applicazione è utilizzabile su dispositivi Apple e Android, è consultabile anche off-line, oltre ad essere disponibile sia in italiano che in inglese."