domenica 16 febbraio 2014

Albi, la stella del Tarn




L'ultima tappa del mio viaggio è Tolosa, la città più importante della Francia sud-occidentale.
Prima, però, c'è una cittadina che mi piacerebbe vedere. Un po' perché diede i natali a Henry de Toulouse-Lautrect e del quale ospita il museo più importante, poi perché proprio la cittadina è descritta come una bellissima città medievale. Sto parlando di Albi.




Questa città, neanche troppo piccola, si trova 70 chilometri a nord-est di Tolosa, separata dal capoluogo da diverse serie di colline dolcemente ondulate, dove l'agricoltura domina il paesaggio.
Albi sorge sulle scoscese rive del fiume Tarn, che scende dal massiccio della Cevennes, molto più ad est.
Il centro storico del paese, ampia area pedonale, è caratterizzato da bei palazzi in mattoni rossi e finestre e persiane dai tenui colori pastello. Il dedalo di vicoli intricati e l'assenza di traffico trasportano il centro di Albi in un'atmosfera d' altri tempi.
Quello che domina il panorama è, però, la cattedrale di Santa Cecilia, un edificio imponente e sgraziato. 
A guardarla da fuori sembra un grande parallelepipedo di mattoni (vanta il primato come la più grande costruzione in mattoni del mondo) da cui si innalza un campanile turrito e "pesante".



Ma proprio la cattedrale è il gioiello di Albi. L'ingresso soprelevato a cui si accede alla cattedrale è un portale di pietra bianca finemente scolpita. In netto contrasto con i mattoni rossi della muratura.












Le decorazioni interne, gli affreschi e gli stucchi dorati, tolgono il fiato. motivi geometrici e scene bibliche si alternano fino a riempire tutte le volte di colori e il tempo trascorso a contemplare ogni affresco, ogni opera è molto di più di quanto preventivato.


















Tutta la navata, l'altare, l'abside, la volta e le vetrate sono un turbine di colori. Colori violenti, ma di sicuro effetto.
Esco con un sospiro di sollievo, la tranquillità della cittadina, il ritmo lento di persone a passeggio e la serata fresca, mi ridestano dalla sensazione di aver visto troppo e tutto insieme.

La mattina seguente c'è l'appuntamento con il "famoso" museo di Albi.


Il museo espone centinaia di opere di un unico artista, Toulouse-Lautrect, appunto.













Opere moderne e sculture medievali sono le sezioni "extra". Non amo particolarmente la pittura, ma gli scenari mondani che l'artista di Albi descrive, rendono l'idea di un mondo scomparso, il mondo dei cabaret e della condizione delle donne a quel tempo, colte nei loro momenti più intimi e quindi, più veri, un mondo visto da "dietro le quinte". La visita del museo si rileva oltremodo interessante.